
“Non si è mai avviata nessuna indagine per quello che è accaduto nel laboratorio di Wuhan, almeno per tentare di capirlo. Non lo consentono, dietro evidentemente ci sono interessi miliardari e molte storture da nascondere”. Così il giornalista Franco Fracassi ospite su #Byoblu24 racconta i tanti misteri che si celano dietro quel laboratorio diventato il più famoso al mondo e nel quale, spiega, “venivano condotti esperimenti per trasformare alcuni virus nella loro versione peggiore. Esperimenti
Fracassi ne parla anche nel suo libro “Protocollo Contagio”, il primo libro d’inchiesta le cui fonti sono verificate e certificate dal WREP.EU (Registro europeo dei web reporter) e nel quale gli interrogativi si moltiplicano: “Il Covid-19 non è stato un tsunami imprevedibile. Chi doveva sapere del suo arrivo sapeva, con mesi, anni di anticipo. E, nonostante tutto, non ha fatto nulla”.
Ma chi ha condotto questi esperimenti nel laboratorio di Wuhan proprio con il chiaro intento di creare un pericolosissimo virus artificiale? “Una fondazione privata”, spiega Fracassi: la Echo Health Alliance dietro la quale ci sarebbero studi legali con avvocati riconducibili direttamente alla CIA e ci sarebbero anche i colossi del farmaco. Ecco l’elenco completo: Tarter, Kinsky & Droghin (studio legale legato alla Cia), Reckitt Beckinser (di Vanguard e BlackRock), Johnson & Johnson (di Vanguard e BlackRock), Avocado (impresa privata nata nel 2005), Natracare (legata alla Cia), Lo&Son (studio legale legato alla Cia), Boerhinger Jugelheim (azienda vaccini tedesca da 17,5 miliardi di fatturato), Halrland Clarke (gruppo M&F WorldWide), Colgate Palmolive (di Vanguard e BlackRock).
Nomi importanti con un filo conduttore che mette i brividi. Franco Fracassi i documenti li ha soltanto cercati perché nulla di tutto ciò è segreto, perché nessuno ne parla? Rimane un silenzio imposto, angosciante che rende sempre meno chiari i contorni di quel pericoloso laboratorio.
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