
Una scuola offre ai bambini la possibilità di eseguire uno screening cardiologico gratuito.
Da qualche giorno sta passando sui canali di informazione indipendente una circolare scolastica prodotta il 20 aprile 2023 dall’Istituto comprensivo statale Alda Merini di Milano. Vi si legge che il 19 aprile si è tenuto un incontro tra i vertici dell’Istituto, l’associazione La Stella di Lorenzo e la Cardiologia pediatrica dell’Ospedale Niguarda. A seguito di tale incontro, promosso appunto da La Stella di Lorenzo, sarà possibile per i bambini di scuole elementari e medie eseguire un elettrocardiogramma (Ecg) gratuito. Il servizio sarà disponibile per chi lo desidera e non ne abbia già fatto uno negli ultimi 12 mesi. La presentazione dell’iniziativa è pubblica e pubblicizzata.
La Stella di Lorenzo è nata alla fine del 2012 per volontà dei genitori di Lorenzo Fabbri, un ragazzino scomparso improvvisamente a seguito di un malore. I genitori di Lorenzo, così si legge dal sito web, hanno creato l’associazione proprio assecondando un’idea del figlio. Il ragazzo aveva espresso più volte che il suo sogno da grande sarebbe stato quello di aiutare gli altri, i meno fortunati, i più bisognosi. E quale miglior modo di farlo se non mettendo insieme professionisti volenterosi e generosi come lui, pronti a mettere a disposizione le proprie conoscenze per aiutare il prossimo? Alla fine, questo è esattamente ciò che è divenuta l’associazione.
IL PROGETTO DI SCREENING
Il progetto di screening elettrocardiografico nelle scuole è attivo dal 2013, compiendo proprio quest’anno il suo decimo anniversario. Inizialmente era operativo in partnership con l’Unità operativa complessa di Aritmologia pediatrica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il progetto è stato esteso a inizio 2015. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con il Reparto di Cardiologia pediatrica dell’Ospedale Niguarda nonché alle scuole di tutta Milano.
La morte improvvisa e la sincope aritmica in età pediatrica sono perlopiù dovute a malattie del miocardio di natura genetica. La cosa che colpisce è che spesso i pazienti non sono coscienti di questa condizione. A meno che non si facciano accertamenti di screening anche in assenza di sintomatologia, quando si scopre di avere un problema è spesso troppo tardi. Tra l’altro, nei casi di cardiomiopatie congenite, vi è anche un altro risvolto. Una volta individuato il problema si può fare uno screening su tutta la famiglia.
L’iniziativa, da sempre assolutamente utile e nata per nobile causa, oggi appare quanto mai necessaria.
MIOCARDITI IN AUMENTO TRA I GIOVANI
Negli ultimi due anni infatti, in contemporanea dunque all’introduzione della vaccinazione contro il Covid-19, l’incidenza delle miocarditi tra i giovani è cresciuta in maniera esponenziale. Inizialmente ritenuta puramente disinformazione, la notizia è stata poi invece confermata e validata da studi precisi, di cui il più noto è forse quello pubblicato in data 4 gennaio 2023 su Circulation. Come si legge nell’articolo, si rilevava una grande quantità di proteina Spike nel sangue di coloro che avevano sviluppato miocardite in seguito a somministrazione di vaccino Covid-19.
Lo studio condotto tra il gennaio 2021 ed il febbraio 2022 prendeva in esame 16 giovani pazienti ospedalizzati per miocardite post vaccinale e 45 soggetti sani di pari età. I risultati raccontano che non si rilevavano differenze sostanziali nel profilo anticorpale dei pazienti dei due gruppi. Invece nel sangue del primo gruppo si rilevava la massiccia presenza di proteina spike a lunghezza piena. I risultati confermavano poi che la stessa spike non si era invece trovata nel plasma dei soggetti non vaccinati.
Tutto era dunque cominciato già nel 2021, dopo le prime inoculazioni, valutando i primi dati empiricamente raccolti. Ad esempio, nel solo mese di settembre 2021, in Ontario, Canada, circa 100 giovani sono stati ospedalizzati per problemi cardiaci. Come allora riportò Il Fatto Quotidiano, anche lo studioso di Ottawa, Andrew Crean, in base ai primi dati grezzi, aveva individuato il rischio di sviluppare la miocardite da vaccino in un giovane ogni 1.000. Chissà quante altre vite si salveranno grazie a questo screening cardiologico precoce. Nessuno per ora lo sa.
MARTINA GIUNTOLI