0 3 minuti 4 mesi



Un giudice di New York ha condannato Colinford Mattis a soli 12 mesi di prigione per la sua parte nel bombardamento di un veicolo del NYPD durante le rivolte di Black Lives Matter del 2020 dopo aver concluso che è un “bravo ragazzo”.

Giovedì, in una drammatica udienza, un giudice federale ha condannato a un anno di carcere un avvocato aziendale che ha fatto esplodere un’auto della polizia durante le proteste di Black Lives Matter del 2020, sostenendo che la sua prestigiosa istruzione – collegio, Princeton, una laurea in giurisprudenza presso la New York University – avrebbe dovuto renderlo un pacificatore, non un istigatore.

“Non sei uno degli oppressi. Sei uno dei privilegiati”, ha detto a Colinford Mattis il giudice senior del distretto orientale di New York Brian Cogan, anche se ha espresso ammirazione per ciò che il 35enne aveva realizzato nella sua vita.

La sentenza ha segnato il culmine di una battaglia legale durata due anni e mezzo che ha visto Mattis e il suo coimputato, Urooj Rahman, diventare simboli del tumulto politico e delle divisioni della nazione. Coprendo due amministrazioni presidenziali, il loro caso ha visto imperativi concorrenti svolgersi in pubblico e in aula, così come nei media.

[…] Il Dipartimento di Giustizia sotto l’allora presidente Donald Trump ha cercato di rinchiuderli per almeno 45 anni. Ma poi Joe Biden è diventato presidente, e in entrambi i casi il Dipartimento di Giustizia [under Merrick Garland] accontentarsi di molto meno. Hanno finito per dichiararsi colpevoli la scorsa estate per cospirazione per commettere incendio doloso. Entrambi perderanno le licenze legali.

“Sei un bravo ragazzo. Non c’è dubbio”, ha detto Cogan a Mattis, vestito con una camicia blu e pantaloni marrone chiaro. Prima di leggere la sentenza – 12 mesi e un giorno, una multa di $ 30.000 e un anno di libertà vigilata – il giudice ha chiesto alcuni momenti di tranquilla contemplazione, un’ultima occasione per riflettere su un caso che era diventato un argomento di interesse nazionale e un referendum su razzismo e polizia, privilegio e giustizia, per non parlare della pandemia di coronavirus che sembrava portare quelle e altre forze in un inevitabile confronto pubblico.



Source link

Lascia un commento