
Esiste un possibile legame, nelle persone avanti con gli anni, fra ictus e vaccino Covid della Pfizer.
Questo possibile legame si manifesta in caso di somministrazione contemporanea del booster bivalente e dell’anti-influenzale.
Lo stabilisce uno studio che la Fda, l’agenzia statunitense incaricata di regolamentare i prodotti farmaceutici, ha pubblicato pochi giorni fa.
Intanto in Italia il Ministero della Salute continua a ritenere che anti-Covid ed anti-influenzale possano essere somministrati contemporaneamente.
ICTUS E VACCINI COVID
Riassunto della puntata precedente. All’inizio di questo mese di gennaio, negli Stati Uniti il servizio di sorveglianza sui vaccini ha segnalato un possibile legame fra l’anti-Covid aggiornato alla variante Omicron e un maggior rischio di ictus ischemico nelle persone con più di 65 anni.
Un maggior rischio modesto, che pareva essersi evidenziato nei 21 giorni successivi alla somministrazione del solo vaccino della Pfizer, ma tuttavia meritevole di essere approfondito.
L’approfondimento è nello studio pubblicato pochi giorni fa. Pagine e pagine di numeri per dire che il tasso di ictus nel vaccinati contro il Covid di età superiore ai 65 anni è diminuito nelle scorse settimane, ma – esattamente come prima – è ancora statisticamente significativo nel caso di somministrazione del booster Pfizer.
IL RUOLO DELL’ANTI-INFLUENZALE
E non solo. È emerso che la maggior parte dei casi accertati l’ictus ha colpito persone che avevano ricevuto nello stesso giorno sia l’anti-Covid sia l’anti-influenzale. Inoltre l’ictus si è verificato soprattutto fra l’undicesimo ed il ventiduesimo giorno successivo alla somministrazione.
Una relazione di causa-effetto fra ictus e booster Pfizer contemporaneo all’anti influenzale non è dimostrata, le autorità sanitarie statunitensi continuano a raccomandare il booster anti-Covid a tutti eccetera. Però sentono il bisogno di continuare ad approfondire.
Ora effettueranno un’analisi epidemiologica relativa alla somministrazione contemporanea del booster bivalente (anche quello di Moderna, si direbbe, e non solo quello Pfizer) e dell’anti-influenzale.
GIULIA BURGAZZI