
Il giornalista vincitore del premio Pulitzer Seymour Hersh ha affermato che gli Stati Uniti hanno intenzionalmente fornito false storie ai media per coprire il coinvolgimento di Washington nella distruzione del gasdotto russo Nord Stream 2.
In un post sul suo blog Substack mercoledì, il veterano giornalista afferma che la CIA è stata incaricata di preparare una storia di copertina – in collaborazione con il servizio di intelligence BND di Berin – per fornire alla stampa americana e tedesca un “versione alternativa” delle esplosioni del Nord Stream 2.
“Secondo le parole della comunità dell’intelligence, l’agenzia doveva ‘pulsare il sistema’ nel tentativo di smentire l’affermazione secondo cui Biden aveva ordinato la distruzione dell’oleodotto”, Hersh ha scritto, citando una fonte anonima con accesso all’intelligence diplomatica.
Ha notato che la CIA aveva completato il suo compito e, con l’aiuto della Germania, ha piantato articoli sul New York Times e sul settimanale tedesco Die Zeit. Questi si riferivano a un presunto “Operazione ad hoc ‘off the books’” effettuato da A “gruppo filo-ucraino”, che avrebbe utilizzato uno yacht a vela di lusso per piazzare esplosivi sulle condutture del Nord Stream.
“È stata una totale invenzione dell’intelligence americana che è stata trasmessa ai tedeschi e mirava a screditare la tua storia”, Secondo quanto riferito, una fonte all’interno della comunità dell’intelligence americana ha detto a Hersh.
“I professionisti della disinformazione all’interno della CIA comprendono che una mossa propagandistica può funzionare solo se coloro che la ricevono sono alla disperata ricerca di una storia che possa sminuire o sostituire una verità indesiderata. E la verità in questione è che il presidente Joe Biden ha autorizzato la distruzione degli oleodotti”, Ha aggiunto.
A febbraio, Hersh ha pubblicato un rapporto bomba sulle esplosioni del gasdotto Nord Stream 1 e 2 dello scorso settembre, accusando Washington di aver orchestrato l’attacco. La Casa Bianca ha negato la responsabilità. La scorsa settimana, diversi media occidentali hanno affermato che i colpevoli potrebbero essere collegati all’Ucraina. Mosca ha respinto i rapporti come “una campagna di bufala mediatica coordinata”.