
A gennaio Conte ha decretato lo Stato di Emergenza, in forza del quale hanno disposto tutte le ben note limitazioni alla libertà e ai diritti della persona. Adesso vogliono prolungarlo fino alla fine dell’anno. Perché? Ci sono i presupposti? E soprattutto, ti hanno mai raccontato che in Italia lo Stato di Emergenza non esiste, perché la Costituzione non lo prevede? Esiste – questo sì – un’emergenza legislativa, ma è prevista dal Codice di Protezione Civile ed è pensata per quelle situazioni
Lo Stato di Emergenza è il paradiso del potere, un’occasione irripetibile per sovvertire l’ordine costituzionale ed impedire – ad esempio – ai cittadini stanchi, sfibrati dalla crisi e non più disposti a tollerare oltre misure eccessive e irragionevoli, di protestare e manifestare nelle piazze, il prossimo autunno. Un modo per blindarsi a Palazzo Chigi e rendere il Governo una fortezza inespugnabile. Forse anche un modo – come suggerisce qualcuno – di rendere il processo di appaltazione, molto rapido e conveniente per qualcuno.
La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, all’articolo 15, dice che i diritti della persona sono derogabili solamente in caso di guerra o di pericolo pubblico che minacci la vita della nazione, ma anche così è necessario seguire una precisa procedura, dove carte alla mano si dimostrano in sede europea le reali necessità di questa richiesta. Procedura a cui il Governo Conte non si è attenuto.
Per questi motivi è necessario scongiurare il prolungamento dello Stato di Emergenza, che Palazzo Chigi sta già cercando di imporre nell’agenda politica. È necessario che una larga maggioranza di cittadini manifesti e certifichi la sua contrarietà, firmando la petizione che un nutrito gruppo di coraggiosi intellettuali, giuristi, avvocati e docenti hanno stilato per noi.
Chi dorme in democrazia, si sveglia in dittatura!
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